Storia

Storia

La prima Cassa Edile fu fondata a Milano il 1° aprile 1919 in seguito ad un accordo fra il Collegio dei Capo Mastri e l'Associazione mutua in miglioramento tra muratori, manovale e garzoni.
La finalità statutaria era quella di "creare sussidi di disoccupazione involontaria per gli operai edili", con un fondo alimentato da un gettito contributivo a carico dei datori di lavoro e degli operai.
Successivamente ottenne il riconoscimento giuridico con Regio Decreto, 26 luglio 1921, che la qualificava "Organo per l'assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione per gli operai dell'industria edile". Nel 1929 fu riconosciuta come Ente gestore dell'assicurazione contro le malattie, attività che continuò fino al 1939. Durante la guerra seguitò a gestire l'indennità complementare di disoccupazione e curò la distribuzione di generi alimentari a favore dei lavoratori del settore.
Nel 1945, a seguito della stipula dell'accordo provinciale di lavoro, alla Cassa Edile venne affidato il compito di gestire l'accantonamento per ferie e tredicesima mensilità.
Con la nascita della Repubblica, l'entrata in vigore della Costituzione e il ripristino della libertà sindacali anche le organizzazioni dell'edilizia tornano ad agire.
Sia da parte delle Organizzazioni imprenditoriali che sindacali si ravviva l'interesse per le Casse Edili.
Il risultato è stata una loro rapida diffusione in altre province. Nel 1952 erano in attività undici Casse Edili e alla vigilia della stipula del contratto nazionale di categoria, del 124 luglio del 1959, che ne ufficializzerà il riconoscimento come parte integrante dell'accordo nazionale e ne sancirà formalmente le funzioni se ne registrano diciassette.
La nuova disciplina ha determinato rapidamente il proliferare delle Casse Edili su tutto il territorio nazionale. In soli tre anni il sistema mutualistico edile può contare su 98 enti provinciali.